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Tropea a 360 gradi

Tropea a 360 gradi
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giovedì 31 dicembre 2009

La webcam live di Tropea .biz è di nuovo online - Anno Nuovo



Dopo mesi di guasto tecnico, la webcam live di Tropea.biz ritorna a trasmettere in diretta gli scorsi più belli di Tropea: la spiaggia, il lungomare, Santa Maria dell'Isola, Mare Grande e Mare Piccolo, Il Convento e altri panorami tropeani.

In particolar modo la giornata del 31 dicembre 2009 è stata bellissima, molti utenti della webcam,  in diretta hanno potuto ammirare Tropea, il suo mare e le Isole Eolie, dalla mattina fino al tramonto e con la nuova modalità infrarossi anche di sera.
A lato una spettacolare immagine ripresa dalla webcam live di Tropea .biz

Per chi vuole ammirare in diretta Tropea e le Isole Eolie, mediante la webcam live, basta cliccare sul seguente link:
http://www.tropea.biz/webcamtropea.php



Con l'occasione Auguro un Felice Anno Nuovo a tutti i lettori del mio blog.

venerdì 27 novembre 2009

Il Museo Diocesano di Tropea

Il Museo Diocesano di Tropea è aperto al pubblico dal 2004.
Ospitato nei locali dell’ex Palazzo Vescovile, raccoglie moltissime opere provenienti dalla vecchia Cattedrale barocca, nonché da altre chiese della Città oramai chiuse.
L’allestimento, per il momento ancora temporaneo, presenta soprattutto dipinti e sculture, in particolare una notevole, quantitativamente e qualitativamente, collezione di sculture lignee, categoria questa, di recente rivalutata rispetto al passato.
Nel portico svevo che fa da ingresso sono collocate 5 statue marmoree facenti parte di 2 gruppi distinti, fra cui si segnalano S. Pietro e S. Paolo, dalla Cattedrale barocca, copie delle statue di Montorsoli per il Duomo di Messina.

Al piano superiore, i resti del medioevo, tra cui il frammento del sepolcro di Andrea de Rogerio, introducono le sale dedicate alla Madonna: la bellissima Incoronazione della Vergine, proveniente dalla chiesa della Pietà, di scuola siciliana del XVII sec., è posta in fondo, fra i Santi Gioacchino e Anna (dalla chiesa della Michelizia); un piccolo vestibolo ospita S. Antonio che riceve il Bambino, di scuola napoletana, e S. Antonio difra’ Diego da Careri(chiesa dell’Annunziata), straordinario nell’eleganza della posa che, in pieno ’600, richiama modelli medievali.

Poi le interessanti tele di Giuseppe Grimaldi, maggior pittore tropeano del Settecento, fra cui si segnala una Gloria dell’Immacolata di indubbia derivazione giordanesca; di fronte a questa è una teca che racchiude gioielli della Madonna, in particolare alcune corone, due delle quali di produzione locale.
La statua di S. Domenica, prima patrona della Città, splendida realizzazione di Francesco Avellino in argento sbalzato e cesellato (1738), scintilla in mezzo ai tanti busti reliquiari, già nella cappella del SS. Sacramento in Duomo; questi, insieme ad altre statue lignee diffuse, soprattutto S. Domenica (in fase di restauro), danno un’idea della ricchezza del barocco tropeano.

Si prosegue poi con le grandi tele un tempo sugli altari della Cattedrale e della chiesa di S. Domenico, tra cui si segnalano alcune opere provenienti da Napoli, come la Madonna del Rosario fra santi domenicani.

In chiusura i secenteschi quadri della cappella dei Nobili, in deposito in attesa di ornare nuovamente la sede originaria. Inoltre, diffusi per le sale, toselli, reliquari, ed altri oggetti che, pur nell’allestimento ancora solo temporaneo, rendono l’idea di quella che è stata la ricchezza artistica della Città di Tropea.

Orari:
Aprile, Maggio, Settembre, Ottobre 9:30-12.30 / 17:00-20:00.
Giugno 10:00-12:30 / 18:30-22:00.
Luglio e Agosto 19:00-24:00.
Permesso di visita: € 2,00 (riduzioni per comitive).
Tel. Informazioni: 349/7876408 (Schiariti Pasquale)
Ingresso gruppi (min 15 – max 50)

giovedì 19 novembre 2009

Cipolla Rossa di Tropea

La distesa che separa la cittadina da Capo Vaticano è caratterizzata da lussureggianti orti famosi per la "Rossa" di Tropea.
Stiamo parlando della cipolla, coltivata sui terrazzamenti del Monte Poro, che in Calabria viene anche mangiata cruda per apprezzarne tutto l'insieme dei suoi sapori.
Sebbene in Europa la coltivazione della cipolla sia stata introdotta solo nel Medioevo, in Calabria era stata già introdotta dai greci, che l'avevano a loro volta conosciuta dagli assiri e dai babilonesi.
Ricca di glucosio, potassio e sodio, ma con pochi grassi, la "Rossa" di Tropea viene anche tradizionalmente utilizzata per curare le infezioni intestinali, la calcolosi renale e la pertosse.

In cucina si presta ad un variegato uso: tra le ricette più caratteristiche, quella della "Crostata di cipolle" si presta meglio a capire il profondo legame che unisce i calabresi alla "Rossa".
Le cipolle vanno affettate e cotte in una padella con olio e sale, aggiungendo un po' di acqua per mantenerle morbide. Quindi amalgamatele con un uovo, formaggio e pepe. Stendete la pasta frolla in una teglia già oliata, mantenendone da parte una moderata quantità.
Distribuite su di essa il composto e ricavate delle striscioline per decorare la superficie. Il tutto va passato a forno caldo; la crostata si può servire tiepida o fredda.

Tutto sulla Cipolla Rossa di Tropea

Area storica di produzione e consumo.
Viene coltivata lungo la costa tirrenica calabrese, da Ricadi - Tropea fino a Briatico - Pizzo Calabro, ma nella piana di Lamezia Terme e lungo la costa verso Fuscaldo.

Legame col territorio.
Furono i greci ad introdurre in Calabria l'uso della cipolla, appreso a loro volta da assiri e babilonesi.
La dolcezza di questo bulbo dipende, oltre che dalla varietà, dai terreni sabbiosi che si trovano in prossimità del mare lungo la costa tirrenica.
Tutte le operazioni colturali vengono eseguite a mano dai contadini del posto.
Dopo la raccolta sono le donne a selezionare ed intrecciare, con abili movimenti delle mani, le rosse cipolle separandole piccole dalle medie e dalle grandi.
Le tecniche di lavorazione vengono tramandate da una generazione all'altra.

Descrizione del prodotto.
Tre forme: tronco-conica dal sapore dolce, ovale di sapore forte, a trottola; l'involucro esterno è di colore rosa carico, l'interno ha un colore rosso vinaccia.

Tecniche di produzione.
Il bulbo viene piantato in terreni sciolti, freschi e profondi, concimati con letame. La cipolla estiva si semina in semenzaio a fine agosto, primi di settembre e si mette a dimora tra novembre e febbraio.
Si raccoglie quando la foglia è secca, a giugno.
Si lasciano seccare le tuniche fogliari esterne e i bulbi in pieno campo e poi si ripongono al riparo di tettoie o altri locali ben aerati, per una quarantina di giorni. Si conservano in locali freschi, asciutti e ventilati.

Uso gastronomico.
Ingrediente della cucina mediterranea. La dolce, cruda, è ottima con le insalate estive di pomodori freschi, olive e origano o per la crostata di cipolle, piatto caratteristico della zona di Tropea.

Per maggiori informazioni si rimanda al seguente link: Cipolla Rossa di Tropea

venerdì 30 ottobre 2009

SAN DOMENICA DA TROPEA

Santa Domenica o Santa Maria Domenica (Tropea, 260 o 287 - Campagna, 301 o 303) è venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

S. Domenica nacque a Tropea sul finire del terzo secolo. I suoi genitori, Doroteo ed Arsenia, erano greci di origine. In quel tempo il paganesimo manifestava il suo accanimento ricco di furore contro la fede cristiana. L'imperatore di Roma era Diocleziano, che, sull'esempio dei suoi predecessori infierì contro i cristiani per i quali promulgò un editto di proscrizione e di morte.

Domenica, dunque, insieme ai genitori, fu accusata come nemica degli imperiali e trascinata, in catene, alla presenza di Diocleziano, che si trovava in Campania, a Nola. Dopo tre giorni di dura prigione, la Santa e i suoi genitori vennero introdotti alla presenza del giudice, il quale, attraverso parole seducenti, prima, e minacce, poi, cercò di convincere Domenica ad abiurare alla fede cristiana. Di fronte alla decisa risposta negativa della Santa, il giudice ordinò che i tre vengano trascinati e frustati attraverso le vie della città. Non ancora soddisfatto, fece separare Domenica dai suoi genitori, i quali furono mandati in Mesopotamia.

Rimasta sola, Domenica fu inviata a Roma, al cospetto di Massimiano. Egli tentò di sedurla e, di fronte all'inutilità dei suoi tentativi, fece chiudere Domenica in prigione, ordinandone, poi, la flagellazione. La Santa fu sottoposta ai più duri tormenti: messa in una fornace ardente, ne uscì illesa, esposta ai lupi e ai leoni, riuscì a domarli. Fin quando, dopo essere uscita vincitrice da tanti supplizi, ne fu ordinata la decapitazione.
S. Domenica offrì il suo capo alla spada il 6 luglio dell'anno 303. Il suo corpo fu portato a Tropea. In breve il culto della Santa si estese in Occidente e in Oriente. Templi in suo onore furono innalzati in Calabria, in Sicilia e anche in Campania. A Cassano Ionio, Longobardi, Fiumefreddo, Aprigliano, per citarne solo qualcuno.

Alcuni miracoli si verificarono anche dopo moltissimo tempo dalla sua morte e sono relativamente recenti. Il 5 luglio 1905, a Longobardi, mentre il popolo era radunato nella chiesa a lei dedicata, un fulmine entrò con gran fragore nella chiesa, provocando gravissimi danni. Nessuno dei fedeli, però, riportò un pur lieve ferita. Un chierichetto disse di aver visto un'immagine della Santa che respingeva il fulmine sollevando la mano destra.

martedì 27 ottobre 2009

Cucina di Tropea - Calabria

Basata sui prodotti di terra e di mare la cucina tropeana mantiene molte delle tradizioni semplici dei pescatori. Si fa ampio uso di pesce azzurro, delle seppie e in particolar modo del tonno fino a poco tempo fa conservato con metodi casalinghi e anche il pescespada e i surici. U surici, pesce che vive in poche zone del Tirreno (oltre costa tirrenica calabrese, nel Golfo di Genova e di Livorno) viene consumato fritto (segue ricetta).

Tra i tipi di carne più utilizzati maiale e anche cinghiale, vitello e capretto.
Le verdure e i legumi costituiscono un ottimo piatto unico, ma anche un contorno prelibato: melanzane ripiene, peperoni fritti e caponata continuano l'antica tradizione delle campagne tropeane. Il tutto è insaporito con l'agghjata, condimento a base di peperoncino, olio extravergine di oliva, aglio e la cipolla rossa di Tropea.

Fileja con sugo di maiale o di cinghiale (presente in prossimità dei corsi d'acqua che solcano il monte Poro), denso e corposo, è il piatto delle feste. Ottima anche la pasta con le sarde al sugo. La pasta di mandorla tropeana è rinomata in tutta la Regione: i gelatini, noti anche come lumini e i pizzicati arricciati.

Surici fritti
Ingredienti: Pesce "surice" (tipico del Mar Tirreno meridionale), farina, sale, olio extravergine di oliva.

Procedimento
Pulire e sventrare i surici. Lavare e asciugare il pesce, quindi passarli nella farina. Friggere in olio bollente avendo l'accortezza di spezzare la spina di ognuno in prossimità della coda. In questo modo il pesce cocendo non gonfierà.

lunedì 5 ottobre 2009

Tropea .biz su Blogger

Il perchè di questo blog:
Nel lontano novembre 2004, mi sono iscritto a Blogger per attivare questo blog, purtroppo per mancanza di tempo (..non basta mai) non ho avuto modo di pubblicare post.
Dopo 5 anni forse è giunto il momento...vedremo!

La missione del blog:
Trovare consigli, itinerari, recensione libri e siti web, mete, foto e idee per il prossimo viaggio a Tropea, Capo Vaticano e dintorni.


Per qualsiasi contributo di foto, video, eventi, articoli e altre informazioni utili a promuovere Tropea, Capo Vaticano e la Costa degli Dei, iscriviti/partecipa/invita altri amici a: http://tropea.blogspot.com

I migliori contributi saranno inseriti anche su www.tropea.biz - www.calabresi.net - www.capovaticano.biz - www.frantoionline.it e www.calabria.travel , visibili a milioni di visitatori che ogni anno frequentano i portali web prima citati.

Un pò di storia:
"Tropea .biz " è il portale web che promuove il territorio di Tropea, di Capo Vaticano e di tutta la Costa degli Dei, da Nicotera a Pizzo Calabro.
Foto panoramiche a 360 gradi, spettacolare webcam live, itinerari e tante altre informazioni utili per far conoscere la Calabria in tutto il globo.

Tropea .biz è una iniziativa privata, nessun ente locale, provinciale e regionale ha mai contribuito alla realizzazione del portale turistico www.tropea.biz

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